Comunicare per convincere. Elettori indecisi, acquirenti potenziali, genitori severi o figli capricciosi. La comunicazione, evidente o latente, a fini più o meno nobili, è ovunque, ne siamo soggetto e bersaglio in ogni momento della giornata. Avviene non sempre consapevolmente. Ed è un fenomeno che gli psicologi studiano dai primi del ‘900.
In un piccolo libro, Nicoletta Cavazza, docente di Psicologia politica e della persuasione all’Università di Modena e Reggio Emilia, fa il punto su quanto si sa. “Comunicazione e persuasione”, oggi alla sua seconda edizione aggiornata, è un viaggio tra le strategie, le astuzie e i “colpi bassi” dei comunicatori di oggi: che vogliano venderci un profumo o conquistare il nostro voto, si tratta di veri e propri giocolieri della psiche, abili incantatori che sanno esattamente dove, come e quando colpirci. Lasciandoci un’unica, rassicurante, certezza: che a decidere siamo sempre e comunque noi. I nostri gusti.
Nicoletta Cavazza ci rivela i segreti di quest’arte sottile, che immediatamente associamo all’era dei media quando in realtà nasce molti secoli prima di Cristo, nella Grecia di Aristotele e dei sofisti. Quali complicati meccanismi guidano il nostro telecomando o il nostro carrello al supermercato? Perché, pur convinti del contrario, ascoltiamo con più interesse due politici che litigano e urlano in uno studio televisivo? L’ultima volta che siamo entrati in un’agenzia di viaggi ne siamo davvero usciti col pacchetto-vacanza dei nostri sogni? Che lingua parla quel linguaggio misterioso che fa a meno delle parole e viaggia parallelo ad esse? In poco più di 100 pagine possiamo farcene un’idea. E convincerci che non è poi così facile convincerci.
Maria Giovanna Ziccardi
“Comunicazione e persuasione”, Nicoletta Cavazza
Società editrice il Mulino, collana Farsi un’idea, 2009
Euro 8,80
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